‘Mensa dei Poveri’, arrestata l’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. Le indagini seguono la maxi operazione dello scorso 7 maggio.
Arrestata Lara Comi, ex deputata di Forza Italia. Nel corso dell’operazione eseguita dalla Polizia, è stato arrestato anche Paolo Orrigoni, amministratore delegato dei supermercati Tigrosi. Entrambi si trovano ai domiciliari. Si trova invece in carcere Giuseppe Zingale il Direttore generale di Afol Metropolitana Giuseppe Zingale. I soggetti dovranno rispondere a vario titolo delle accuse di corruzione, finanziamento illecito e truffa.
Tangenti, arrestata Lara Comi: operazione legata a quella dello scorso 7 maggio
L’operazione è collegata all’indagine che lo scorso sette maggio portò a 43 misure cautelari. Si tratta dell’inchiesta Mensa dei poveri per cui furono fermati anche Fabio Altitonante e Nino Caianiello, tanto per fare i nomi di due politici rimasti invischiati nella faccenda. Caianiello è considerato come il regista della rete e proprio le sue ricostruzione avrebbero confermato l’impianto accusatorio nei confronti della Comi.
Le accuse a carico di Lara Comi
Lara Comi dovrà chiarire la sua posizione in tre vicende. La prima è legata due contratti di consulenza ricevuti dalla sua società, la Premium Consulting Srl da parte di Afol. Sull’ex deputata di FI pende anche l’accusa di un finanziamento illecito di 31.000 euro. per le elezioni europee. Il terzo caso riguarda un possibile episodio di truffa in cui è coinvolto anche un giornalista che lavorava come collaboratore della Comi.
Nell’ordinanza di arresto per Lara Comi, il gip Raffaella Mascarino ha evidenziato come l’indagata avrebbe sfruttato la sua rete di conoscenze per trarre il “massimo vantaggio in termini economici” dal suo ruolo istituzionale.
Lara Comi, “Dirò che non ho mai preso 17K”
“Oggi io dirò che non ho mai preso 17K non ho mai avuto consulenze con Afol né a società a me collegate che non esistono … Se mi chiedono perché dicono questo posso dire che eri tu che facevi loro consulenza”, diceva Lara Comi in una conversazione con l’avvocato Bergamaschi. Conversazione intercettata dagli inquirenti. Il riferimento è ai diciassettemila euro che avrebbe incassato da Afol.